Insegnamenti di san Paisios dell'Athos

LA GIUSTIZIA

La giustizia è come la foglia, che, quante volte tu la spingi perché vada in fondo al mare, essa, per natura, subito torna in superficie. Per questo anche noi dobbiamo sopportare con gioia qualunque ingiustizia ci capiti per la grazia del nostro Signore, che ci ha detto di chiedere innanzi tutto la giustizia di Dio “e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta”. E‟ impossibile che non ricevano giustizia quelli che hanno e mettono in pratica la giustizia divina.

LO SDEGNO

Lo sdegno ci vuole solo quando dobbiamo difendere la nostra fede, non noi stessi. Quando viene combattuta la nostra fede, allora dobbiamo indignarci. Se mi accusano, devo accettarlo, ma se accusano o lottano contro l’Ortodossia, allora devo indignarmi

SULL'ECUMENISMO

Oggi, purtroppo, da noi è entrata la gentilezza europea e ci stanno insegnando come si fa ad essere bravi. Vogliono mostrarci la superiorità e, alla fine, vanno a prostrarsi al diavolo cornuto… Anche da me sono venuti alcuni che mi hanno detto: «Tutti quelli che credono in Cristo devono fare una sola confessione religiosa». Ho loro risposto: «È come se ora mi diceste di unire l’oro con il rame; unire un oro di molti carati con tutto quello da cui è stato separato, raccogliere nuovamente tutto e riunirlo. È giusto mescolare tutto di nuovo? C’è stata una grande lotta per purificare a fondo il dogma». Oggi dicono: «Non solo bisogna pregare con l’eretico ma pure con il Buddista e l’adoratore del fuoco. Gli ortodossi devono essere presenti alle loro preghiere comuni e ai loro convegni». Cercano di risolvere tutto con la logica e giustificano cose ingiustificabili. Lo spirito europeo crede che pure le questioni spirituali possano inserirsi nel mercato comune. Alcuni tra gli ortodossi superficiali che vogliono fare delle “missioni” convocano convegni con eterodossi... Così credono di promuovere l’Ortodossia, facendo cioè un’insalata sbattuta tra le cose ortodosse e quelle di chi non crede rettamente… Gli eterodossi d’altro lato, quelli che vanno ai convegni, si atteggiano da maestri, prendono ogni buon materiale dagli ortodossi, lo filtrano attraverso il loro studio nei loro laboratori, ci appongono il loro colore e la loro etichetta e lo presentano come se fosse un prototipo originale”.

"Con mia grande tristezza, di tutti i filounionisti che ho incontrato, non ho visto in loro né midollo spirituale né scorza. Essi, però, sanno parlare di amore e di unità, mentre essi stessi non sono uniti a Dio, perché non l'hanno amato ... la nostra Chiesa Ortodossa non ha nessuna mancanza. L'unica mancanza che esiste è la mancanza di gerarchi e pastori rigorosi con principi patristici ".